Realtà virtuale: il futuro del training. La realtà virtuale negli ultimi 10 anni ha scardinato il metodo classico di insegnamento. Lo ha fatto soprattutto nei contesti formativi professionali, dove un lavoratore deve sottoporsi a training per prevenire incidenti, danni e rischi. Grazie ai visori di realtà aumentata è possibile calarsi in una situazione di pericolo ma in totale sicurezza e con una forte attenzione psicologica. Cosa che magari non avverrebbe durante una lezione frontale e classica di un corso per la formazione.
Pensiamo a tutti quei settori (ad esempio chi lavora nell’ambito edile e tutti i giorni si trova a salire e scendere le impalcature e strutture precarie) dove non basta una lezione teorica. Pensiamo a quante volta venga data per scontato la gestione di una situazione di emergenza o pericolo. In tutti questi contesti l’applicazione della realtà aumentata può essere davvero utile. Soprattutto perché mette l’individuo nella condizione di vivere davvero e in prima persona, la situazione che si vuole spiegare.
REALTA’ VIRTUALE: IL FUTURO DEL TRAINING
Grazie alla sua profonda capacità esperienziale, la realtà virtuale viene utilizzata per speigare la gestione di situazioni di percolo. L’utilizzo del visore attiva nella persona la presenza psicologica, ovvero la sensazione di essere davvero in un preciso luogo. Stando ad una ricerca del 2018 pubblicata su “Virtual Reality”, l’utilizzo dei visori incentiverebbe la memorizzazione. La percezione aumentata rispetto alla formazione svolta in modo classico. La memorizzazione è favorita dal forte impatto propedeutico che la realtà virtuale consente a chi la prova. Il beneficio di potersi calare in una situazione probabile e percepire di essere davvero all’interno della scena, fa si che il lavoratore apprenda in modo molto più proattivo a gestire la scena.
Simulazioni di cadute dall’alto, stati di emergenza all’intero di un ambiente confinato, camminare sospesi in situazione di pericolo, sono solamente alcune della attività connesse al mondo della sicurezza che possono essere riprodotte grazie alla realtà virtuale.
Per agevolare l’apprendimento è consigliato sottoporsi a sessioni di realtà virtuale tra i 5 e 10 minuti fino ad arrivare ad un massimo di 20 minuti. Questo consente di non sviluppare sovraccarichi della spina dorsale o affaticamento degli occhi.
Tutti i vantaggi che questa tecnologia rappresenta fanno pensare che in un futuro non troppo lontano, saranno tante le aziende che vorranno realizzare training utilizzando questo metodo. Non più solo nel settore sicurezza ma, perché no, anche in altri contesti che richiedono al lavoratore massima attenzione e competenza di problem solving nelle situazioni di maggior pericolo.
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