Come possiamo proteggerci dagli attacchi informatici? Secondo il magazine online “Cybercrime Magazine” nel 2031 i danni provocati alle azienda dal ransomware e dagli attacchi ai dati raggiungerà i 265 miliardi di dollari. Allora come possiamo difenderci? Lo abbiamo chiesto al CEO di Connecta, Andrea Tozzi per capire cosa sia possibile fare per proteggerci dagli attacchi informatici e tutelare la privacy dei nostri dati personali.
Prima di tutto, è possibile mettere in sicurezza al 100% una azienda sulla protezione dei dati?
Purtroppo per quanti sforzi possiamo fare, usando anche gli strumenti più avanzati, chi lavora in questo settore sa che non possiamo garantire che le difese non siano bucate. Questo perché gli hacker sono agguerriti e trovano sempre nuove strade, spesso attaccando i punti più deboli all’interno dell’azienda come:
- dispositivi vecchi e non aggiornati
- software usati poco sicuri
- browser usati nella navigazione con estensioni pericolose
- personale non formato sui problemi della cybersecurity
Quindi non ci sono soluzioni?
La soluzione primaria si chiama “backup”, ovvero un sistema di disaster recovery che assicuri la protezione dei dati e la continuità operativa in caso di cyber attacco. Solitamente si consiglia di seguire la regola 3 2 1 ovvero:
- Avere 3 copie di backup dei dati importanti minimizza statisticamente il rischio di perdita di dati.
- Utilizzare 2 differenti tecnologie – ad esempio dispositivi diversi meglio se offline – riduce ulteriormente le probabilità di perdita.
- Mantenere 1 copia di backup in un luogo differente, ad esempio offline ed in cloud, è in ogni caso consigliato.
Qualche consiglio pratico per ridurre comunque al minimo i rischi?
Bisogna assolutamente formare ed informare costantemente il personale sui rischi, avere dei sistemi di protezione aggiornati (firewall/antivirus/endpoint protection) e poi usare un po’ di buon senso:
- prestare sempre la massima attenzione sui click
- non dare mail vostre informazioni sensibili sul web
- non aprire allegati sospetti inviati tramite email
- non usare nel pc memorie USB esterne all’azienda
- aggiornare i computer e i sistemi operativi
- scaricare software solo da siti web conosciuti ed attendibili
- quando si usa il pc fuori azienda usare sempre le VPN
Contattaci per una consulenza gratuita.
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