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Negli ultimi anni abbiam assistito ad una vera e propria rinascita dei QR Code. Complice anche l’emergenza sanitaria e la volontà di non entrare in contatto con superfici e persone. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una crescita costante nella presenza di QR Code. Sempre più spesso li troviamo su dépliant, biglietti da visita, menù nei ristoranti e così via. Troviamo loro anche agli acces point delle aziende per registrare gli ingressi e le uscite dei visitatori. Come? Attraverso dei check in che stampino una piccola targhetta adesiva identificativa riconducibile ad un QR Code.

UN CONTENITORE DI DATI

Questo codice bidimensionale che contiene dati e informazioni, è stato creato negli ’90. Ma è grazie all’emergenza sanitaria e soprattutto all’avvento degli smartphone che è tornato alla ribalta. Anzi è tornato più che mai. Scannerizzare un QR Code è diventato un gesto automatico che ripetiamo decine di volte nell’arco di una giornata. Quando mostriamo il green pass, quando consultiamo un menù o un catalogo e così via. Oggi il QR Code da scansionare o da mostrare, è diventato di uso comune. Ecco perchè possiamo parlare di rinascita del QR Code.

Sapevate che il QR Code (dove QR sta per risposta rapida, ovvero Quick Response) fu creato in Giappone quasi 30 anni fa? Era infatti il 1994 quando fu creato per Toyota. Serviva per riconoscere le componenti delle vetture. Da quel giorno il sistema è stato sempre più utilizzato ma mai come negli ultimi 3 anni. È stata proprio la pandemia a portare una svolta e una diffusione definitiva di questo sistema.

L’emergenza sanitaria ci ha fatto capire quanto fosse indispensabile un sistema in grado di ottenere informazioni privando gli utenti di un contatto fisico. Pensiamo ad esempio al green pass e al non poter toccare con le mani dei documenti cartacei. Il QR code in questo processo è stato fondamentatale. Questo grazie alla sua capacità di contenere informazioni senza doverle materialmente toccare. Il codice 2D ha premesso a tutti di scambiarsi informazioni semplicemente inquadrando l’iconico quadrato bicolore.

LA RINASCITA DEL QR CODE GRAZIE AI CHECK IN AZIENDALI

L’esigenza di non contatto e il nascente strapotere dei QR Code ha spinto molte aziende ad attrezzarsi. Soprattutto per quanto riguarda la registrazione dei visitatori in entrata e in uscita dalle aziende per agevolare la tracciabilità e contenere la pandemia.

In questo periodo anche Connecta ha dato vita ad un software per la registrazione delle persone e dei loro dati. Si chiama I.A.M. ed è un Check In digitale che assolve proprio queste funzioni. I.A.M. Check In Digitale è una soluzione basata su cloud che rende sicuro ed efficiente il modo in cui fornitori, clienti e visitatori entrano e escono dalle sedi della tua azienda, in conformità alle normative sulla protezione dei dati personali.

Tramite un semplice QR Code è poi possibile racchiudere tutti i dati del visitatore. Semplice no?

 

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