Sempre più spesso si sente parlare di Growth Hacking come metodo ideale per consentire ad un’azienda di aumentare il suo business in un lasso di tempo relativamente piccolo. Ma cosa è davvero il Growth Hacking? C’è chi lo definisce un vero e proprio mindset chi una strategia operativa. A noi piace definirlo un processo attraverso il quale è possibile registrare una sostanziale (e sostenibile) crescita aziendale. Questo grazie alla fusione di molteplici fattori come il marketing, il product development e soprattutto una costante analisi dei dati. Questi tre aspetti sono imprescindibili per il raggiungimento del Growth Hacking e, all’interno del processo, nessuno dei tre fattori più essere lasciato indietro.
Si basa su un attento studio dei tre parametri per incentivare una rapida crescita aziendale. Il fallimento, ovviamente, è previsto dal percorso stresso. Come dicevamo prima molti considerano questo percorso un vero e proprio mindset: in questo contesto il fallimento è propedeutico ai fini di una miglior comprensione delle tre varianti in gioco. Da un primo insuccesso si può apprendere e migliorare per arrivare alla crescita. Un insuccesso, infatti, potrebbe aumentare il vostro knowhow per migliorare e stimolare un boost.
In concreto il Growth Hacking è un processo per far incrementare rapidamente il business di un’azienda. Questo metodo nasce dall’unione strategica, appunto, di tre macro settori e delle loro sottocategorie: il digital marketing, l’analisi dati e lo sviluppo del prodotto. L’intersezione di queste tre aree dà come risultato il Growth Hacking di un’attività.
È un processo crescente, efficace e sperimentale che si basa sull’analisi di più fattori riguardanti una determinata attività. Attraverso l’analisi dei prodotti e servizi così come del cliente medio, è possibile affinare al massimo la richiesta per determinati prodotti o servizi i quali, subendo un’adeguata strategia di digital marketing, confluiranno in una rapida ma sostenibile crescita del business.
I dati, come detto in precedenza, devono essere una delle basi: grazie a loro sarà infatti possibile valutare se stiamo potenziando correttamente il nostro prodotto e se la nostra attività sta crescendo. Come? Sicuramente effettuando dei test che siano scalabili, ripetibili e, ovviamente, misurabili.
Per intraprendere questo percorso dovrete vestire i panni dello scienziato che attraverso i dati e i test calibra il tiro per la sua strategia.
Per le start up e per le aziende consolidate, il Growth Hacking può portare rapidi benefici e incrementi importante nel business, nell’identità di brand e in quella di prodotto.
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