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Chi si occupa di social media, che sia un’agenzia o un dipendente di un’azienda, dovrà necessariamente fare i conti con un report social sull’andamento delle attività di comunicazione e marketing strutturate per i social network. Che sia settimanale, mensile o trimestrale, è sempre importante controllare con i dati e le statistiche se la strategia scelta abbia portato i risultati sperati e calcolati.
Non dimentichiamo che la fase di monitoraggio è sicuramente tanto importante come la fase di progettazione e creazione dei contanti. In altre parole un Social Media Manager non può in alcun modo fare a meno di basarsi sui report!
Per realizzare un buon report social, è opportuno tenere presente alcune regole base che rendano questo documento, in formato cartaceo o digitale, esaustivo e comprensivo di ogni elemento analizzato.

SCEGLIERE UNA TEMPISTICA DI ANALISI
Il primo punto da considerare è la periodicità con la quale realizzerete il social report. Se siete i Social Media Manager di un’azienda, potete concordare con il datore di lavoro le tempistiche: una volta al mese o una volta a settimana, dipende da voi e dalla strategia che avete pensato per i social network. Se invece fate parte di un’agenzia di marketing e comunicazione, a maggior ragione dovrete stabilire questa tempistica con i vari clienti in base alle esigenze e alla struttura della strategia comunicativa. Ciò vuol dire che, qualora abbiate strutturato un intervento profondo che inizierà e dare i primi risultati dopo un mese, sarà poco utile effettuare un report settimanale poiché non avrete il tempo utile per verificare se la vostra campagna sia andando a buon fine. Diversa sarà la situazione se avete ideato una campagna lampo che debba dare risultati nel giro di poco tempo.
Indipendentemente dall’attività scelta, la cosa importante resta quella di concordare con il cliente o datore di lavoro la ricorsività del report e non incentivare un’altalena di tempistiche diverse. Quindi cecate sempre di seguire una scadenza fissa, che sia mensile, settimanale, trimestrale e via dicendo.

INDIVIDUARE I KPI
Secondo aspetto da non trascurare è l’individuazione a monte dei vostri KPI ovvero gli indici di raggiungimento degli obiettivi. Prima di avviare una campagna, infatti, è sempre necessario individuare gli obiettivi che si vuole raggiungere. Questi potrebbero essere un incremento di impressions oppure un maggior numero di accessi al sito, così come raggiungere maggiori vendite di un determinato prodotto. Ogni strategia social ha il suo obiettivo, o più di uno, per questo durante la fase di monitoraggio dei dati, è imprescindibile tenerli in considerazione. Solo in questo modo, infatti, potrete valutare se la strategia applicata stia andando nel verso giusto.

ESPOSIZIONE DEI DATI
Un report deve essere funzionale e di facile comprensione, sia per agevolare il vostro lavoro che per far comprendere al cliente che la direzione intrapresa è quella corretta. È poco utile quindi realizzare un documento scarno, con qualche frase scritta. Piuttosto è conveniente puntare su grafici, infografiche e spiegazioni dettagliate del vostro lavoro. Per voi può essere semplice leggere un grafico riguardante, ad esempio, gli insight di Facebook. Ma visto che il report non verrà letto solamente da voi, dovrete fare in modo che sia esaustivo e comprensibili anche da parte chi non è del settore, e quindi il cliente o il datore di lavoro. Insomma non siate avari nelle spiegazioni!

UTILIZZO DEI TOOL ADEGUATI
Ultimo ma non ultimo come importanza: l’utilizzo di tool specifici che vi aiutini nel reperire i dati da inserire nel social report. Ce ne sono tantissimi, sia gratuiti che non e tutti servono a valutare le risposte che state ottenendo dalla gestione dei profili social. Grazie ai tool potrete avere un rapido accesso a tutti i dati che state cercando e che saranno la parte centrale del vostro report.

 

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